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Che calore!

Per produrre energia è necessario sfruttare, fra le tante fonti, i combustibili, cioè quelle sostanze che bruciando producono calore (energia termica).
I combustibili si dividono in
naturali (legna, petrolio, carbone, gas naturale…) e artificiali (benzina, gasolio…) che si ottengono dalla trasformazione di quelli naturali.

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Come scegliere il combustibile migliore? 
Deve avere determinate qualità: essere facilmente trasportabile e stoccabile, avere un impatto ambientale basso (non immettere nell’atmosfera una quantità eccessiva di inquinanti) e permettere di produrre energia in modo efficiente e con costi poco elevati.

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Proprio per valutare quest’ultima caratteristica si utilizza come parametro il potere calorifico: cioè la quantità massima di energia ottenuta bruciando completamente 1 chilogrammo (o 1 m3) di combustibile.
Maggiore è il potere calorifico e minore è la quantità di combustibile che deve essere utilizzata a parità di energia prodotta. 
Il potere calorifico dipende dall’origine del combustibile e dai processi di trasformazione che esso ha subito per essere utilizzato e indica quanto una fonte energetica è valida.

 

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